venerdì, aprile 01, 2011

UNA PASSEGGIATA AI TEMPLI


Oggi sono andato ai Templi di Girgenti e sin dall'inizio ho pensato di dare alla mia escursione un taglio e un significato un po' particolari. Cioè, ho fatto finta di non essere agrigentino, cercando di immedesimarmi nel turista e guardare il tutto con il suo occhio. Devo ammettere che, a parte alcune cose, l’impressione non è stata delle peggiori. Ragazzi, la Valle non è tenuta affatto male. Certo, l’erba è altina però non mi pare di aver visto sporcizia o roba del genere. Le strade sono molto pulite
anche se non si vedono in giro operatori. E poi c’è questa mostra di imponenti opere in bronzo di un certo Igor Mitoraj (foto) che è una vera bellezza. Colossi neoclassici in prospettiva coi templi dorici. Splendidi veramente. C’è anche qualcosa che non va, naturalmente. Nel pezzo di strada che va dal nuovo parcheggio di Sant’Anna al posto di ristoro si rischia la vita diverse volte: pochi spazi per camminare, curve che non ti consentono di vedere arrivare le auto, strisce pedonali assenti. Si può dire che per evitare questo pezzo di strada è stato creato quel breve sottopasso che consente di entrare dalla Porta V (sotto il Tempio dei Dioscuri) però è anche vero che ognuno è libero di scegliere il percorso che crede e può anche decidere di iniziare dal tempio di Ercole. Ragion per cui si rischia di morire arrotati. I prezzi al posto di ristoro non sono particolarmente da usura. Sei bibite 19 euri non mi pare scandaloso. Certo, non è nemmeno regalato ma altrove devi fare un leasing. Mi sembrano peggio i tre euri del parcheggio di Sant’Anna, dati peraltro a un parcheggiatore privo di alcun segno distintivo quindi, ritengo, abusivo. Per il resto, ripeto, la passeggiata è stata gradevole e non mi sono preso cólari particolari. Una cosa, però, proprio lì al parcheggio mi ha lasciato un po’ perplesso. E cioè, se vuoi iniziare la passeggiata dal Tempio di Giunone, ossia dall’ultimo, quello che sovrasta la rupe e che dista non più di tre chilometri da lì, non c’è un bus navetta che ti ci porta. Fin qui nulla di strano, non m’aspettavo che ci fosse. Il figuro, cioè il parcheggiatore, però ti dice che ci si può andare in taxi. Infatti ci sono sempre uno-due mezzi lì in attesa di clienti. Non ho osato chiedere quale fosse la tariffa del taxi ma credo che sia un modo per spennare il turista. Ne ho proprio la sensazione. Credo anche che il prezzo vari a seconda della nazionalità. Temo che giapponesi e americani paghino molto di più. Per il resto, dicevo, l’escursione è andata benissimo. Mia moglie e io – e i nostri ospiti – abbiamo goduto di una mattinata primaverile splendida. Persino i ragazzi in gita scolastica sembravano educati. Del resto, con una giornata così e un panorama di quel genere… Da questo punto di vista questa città è insuperabile. Per il resto è superabilissima.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Fa piacere leggere del volto positivo della città
E constatare il fatto che non si è necessariamente prevenuti, quando si parla delle tante brutture.

Esseneto

Irene ha detto...

Ti rassicuro:il taxi prende 2 euri (a testa) per portarti a Giunone. Almeno così era l'anno scorso, spero che mantengano queste tariffe...visto che la navetta resta un sogno irrealizzabile.
Sai Albè, a volte quando finisco di lavorare al tramonto e sbuco fuori dalla Kolymbetra mi capita di avere un sussulto nel trovarmi in mezzo a tanta meraviglia!