domenica, febbraio 15, 2009

VORREI LA PELLE NERA


Vita dura per gli immigrati in Italia. Soprattutto adesso che dal governo razzista e xenofobo – ma con solide radici cristiane! – arriva l’ordine di essere cattivi con i clandestini. Il problema è: se tu non sei clandestino, come fanno i poliziotti o le ronde padane o i ragazzotti fascisti a sapere che non lo sei? Mica ti chiedono il permesso di soggiorno. Ti picchiano lo stesso, no?, è chiaro, magari solo perché hai la pelle ben pigmentata. Del resto la pelle scura ormai è segno di clandestinità. O di abbronzatura, se sei presidente degli Stati Uniti. Ma se oltre a non essere clandestino, non sei neanche immigrato ma semplicemente un italiano dalla pelle scura, che si fa? Se lo deve essere chiesto quel giovane lampedusano che qualche sera fa si è visto assestare una bella manganellata da un poliziotto che l’aveva scambiato per un immigrato clandestino in fuga. E invece il poveretto stava solo andandosene a casa sua.
Scena: è sera, in una via di Lampedusa, fuori paese, nella zona del Centro di Permanenza Temporanea dove vengono detenuti i migranti, un giovane dal volto scuro cammina per i fatti suoi. È un ragazzo lampedusano. A un tratto viene avvicinato da uno o più poliziotti. Un agente, giacché due più due fa quattro, deduce che è un clandestino in fuga dal centro, e ricordandosi delle parole del ministro Roberto Maroni (foto), ma anche di avere un bel manganello a sua disposizione, cosa fa?, scattìa una bella randellata sulle spalle del povero malcapitato. Lussazione alla spalla. Il giorno seguente, il ragazzo viene portato in ospedale a Palermo, in elisoccorso.
Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere. È proprio vero: non si può più uscire di casa tranquilli.

1 commento:

Anonimo ha detto...

se solo proviamo a immaginare come finirà in balia di ronde e angeli e amici della notte..
saluti
m.ang