giovedì, ottobre 09, 2008

OPERA D'ARTE IN CANADA


Ho letto in questi giorni sul quotidiano on line agrigentonotizie.it, che il Canada chiede al Presidente della Provincia di Girgenti, un’opera d’arte siciliana da esporre al centro culturale Leonardo da Vinci, orgoglio degli italiani a Montreal e anche sede degli uffici di Casa Sicilia, punto di riferimento per la comunità di emigrati siciliani. Io non ho dubbi al riguardo: l’opera che meglio esprime il genio siciliano, ma soprattutto agrigentino, lasciatemelo dire, è il plastico dell’aeroporto di Racalmuto.
Pregevole opera plastica, di rara fattura, venne commissionata nel 2003, dall’allora Presidente uscente della Provincia Enzo Fontana, che lo presentò come spot elettorale all’opinione pubblica a pochi giorni dalle elezioni e dalla sua rielezione a presidente. Si sa, l’aeroporto non è stato fatto neanche nei successivi cinque anni di presidenza Fontana ma quel plastico è rimasto, appeso in verticale su una parete della sede dell’Amministrazione provinciale a testimonianza della faticosa progettualità messa in campo da quell’amministratore. E si sa ancora – è storia di questi giorni – che l’aeroporto non si farà MAI PIU’.
A questo punto cosa fare della pregevole opera? Io ne vorrei un pezzetto da appendere nel salotto di casa mia, proprio ad essere sinceri, però capisco che ci sono delle priorità. Quindi pensavo che si potrebbe vendere a pezzi su E-bay, magari per finanziare le trasferte del dott. Fontana, che nel frattempo è divenuto Deputato al Parlamento italiano e addirittura pare non ci rientri con le spese.
Ho sentito in giro delle altre proposte, tutte più o meno interessanti. Ad esempio un mio amico agronomo sostiene che per le caratteristiche che ha, il plastico potrebbe essere piantato sul sito di Racalmuto e, se regolarmente annaffiato, potrebbe far nascere, entro tre-quattro anni, un vero aeroporto di seconda classe, con tutti i servizi e tutti i comfort.
Poi arriva questa richiesta dal Canada e allora non ci sono dubbi. Il Canada dovrà avere il plastico. I nostri conterranei, che sono stati costretti ad emigrare e si sono fatti strada in una terra lontana e inospitale – so di qualcuno che addirittura è diventato ministro – dovranno avere un ricordo da parte di chi, sicuramente più fortunato di loro, è rimasto in questa terra a godere del sole, del mare e… basta.
Allora, Presidente D’Orsi, bando agli indugi, mandiamo il plastico oltremare e con esso anche la creduloneria e la dignità ancora una volta offesa degli agrigentini.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io voto per piantarlo sul sito di Racalmuto...

Coq Baroque ha detto...

e' grande? se no a casa mi ci sta e lo innaffio io. ho sempre desiderato un aereoporto in salotto.

Alberto Todaro ha detto...

Non ci provare, baroque. Guarda che se lo vuoi lo devi pagare.