domenica, febbraio 08, 2009

IL MISTERO DELL’EUCALIPTO SEGATO

L’eucalipto (Eucalyptus, della famiglia delle Myrtaceae) è un albero che cresce in Australia, tant’è vero che il koala si nutre delle sue foglie. Chi non ci crede può cercarlo in qualunque enciclopedia, comprese I mondi dell’uomo e Universo. Forse c’è anche su I quindici. In Australia, l’eucalipto è una bestia di 150 metri, in Italia invece si mantiene sui 25. Nel nostro paese è diffuso al centro e al sud e, in particolare, all’isola d’Elba. Oltracciò, la città di Girgenti ne è infestata. Vi sono boschi interi che la circondano e anche in centro città ci sono parecchi esemplari. Ma com’è capitato che il dannato eucalipto sia venuto a finire qua? Pare, da voci non ufficiali ma certamente attendibili, che l’albero sia stato portato dalle nostre parti ai tempi del Fascismo, in seguito alla meritoria opera, del meritorio Duce, di bonifica dei territori paludosi. Mi sono documentato sull’eucalipto e ho scoperto che il legno viene utilizzato come legna da ardere, per fabbricare la carta e in altri campi, tipo la floricoltura. E non finisce qui. L’eucalipto contiene dei principi attivi nelle foglie, e questi vengono utilizzati per eliminare le secrezioni bronchiali, per la febbre e per l’asma, oltre che per le infiammazioni dell’apparato urogenitale e intestinale. C’è un certo Moggi – non quello della Juventus, credo – che ha scritto un visibilio di libri sull’eucalipto ma io non ne ho letto neanche uno. Però mi sono informato su Wikipedia ed è per questo che ho scritto ‘ste cose.
Ma perché, allora, Todaro ci sta rompendo i cabbasisi con la storia dell’eucalipto? Perché, come avevo detto, Girgenti è piena piena di eucalipti. È un albero oggettivamente brutto, spiace dirlo; e si vede – diciamo la verità – si vede che con il resto del paesaggio non c’entra una gioiosa minchia. Però c’è. E fa tutte le cose che normalmente fanno gli alberi: ombra, fresco, lurdíe, etc… A proposito, dimenticavo di parlare dei malanni che possono colpire questa pianta. Le foglie, colpite dal mal del piombo, assumono un colore argenteo e cadono. Funghi provocano il mal del colletto nelle giovani piante
; altri parassiti causano la deformazione e la caduta delle giovani foglie, nutrendosi della linfa dei giovani germogli (copiato paro paro da un altro sito).
Anche a Girgenti il povero eucalipto è malato, ma la malattia, molto rara, delle nostre piante è l’assessore al verde pubblico (e a qualche altra cosa), Rosalda Passarello, che, non si sa perché, sta facendo spianare tutti i luoghi dove abbondavano gli alberi lasciando degli enormi tronconi mozzati. Si iniziò qualche tempo fa con un bel filare in piena Valle dei Templi (non so se mi spiego); il mese scorso a Bonamorone furono tagliati una ventina di esemplari (foto); poi fu la volta del Villaggio Peruzzo; un paio di giorni fa è toccato a Fontanelle. Girgenti, che di suo non è una città che si indigna per le cose sbagliate ma semplicemente se ne frega, stavolta si sta incazzando, anche perché le motivazioni non convincono. Ci sono comitati, si scrivono lettere e articoli di giornale, se ne parla nei blog, si fanno gruppi su Facebook per cercare di capire il perché di tanto accanimento sul povero albero che, ancorché fascista, mischino, non fa del male a nessuno.
L’assessore è vago, anzi vaga. E le motivazioni si sprecano. Vanno dai motivi di malattia delle piante a ipotetici problemi di sicurezza degli automobilisti. Dicono che la ditta si è offerta di tagliarli gratuitamente ma a patto che le si desse in cambio la legna. Quindi non gratuitamente, perché se poi la ditta si vende la legna, quanto ci guadagna? È lei che ha fatto un favore a noi o noi a lei? E poi, c’è una convenzione, un contratto, una minchiata? Si parla di una perizia tecnica che ne consiglia l’abbattimento. Ok, dov’è questa perizia? Nessuno l’ha mai vista. I cittadini vorrebbero sapere come mai la sega non si placa ma nessuno dà risposte convincenti. E in fondo anche a me piacerebbe conoscere le motivazioni di questo scempio. Perché oggettivamente è uno scempio. I luoghi dei massacri degli alberi fanno veramente pena. Non capisco se è per un problema ideologico (non vogliamo alberi fascisti!) o piuttosto geo-botanico con venature razziste (non vogliamo alberi non autoctoni, che vengono a togliere lavoro ai nostri alberi!).
Ogni tanto interviene qualcuno. L’assessore ha dato le approssimate spiegazioni che ho già detto. Legambiente ha dimostrato disinteresse sulla cosa – non gliene frega una mazza – anzi, proprio ad essere precisi, pare apprezzare l’operato dell’assessore. Il segretario del PD ha chiesto conto e ragione ma gli si è risposto che lui dovrebbe pensare ai problemi del suo partito. C’entra qualcosa col taglio degli eucalipti? C’è anche qualcuno che è d’accordo col taglio degli alberi.
Insomma, questa città non finisce mai di stupirci. E chissà domani quali poveri eucalipti verranno segati.
Non sarà che l’assessore teme un’invasione di koala?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'eucalipto è un albero cretino. Però tagliarlo....

Anonimo ha detto...

Se arrivano i koala mi trasferisco sugli eucalipti, previa misa di paracaduti...

Anonimo ha detto...

Chi brucia il cippato di pioppo per produrre energia cerca l'eucalipto e lo paga tre volte di più:ha una buona resa in chilocalorie. Fra qualche anno(dopo aver sfruttato il Brasile)verrà coltivato anche in Italia per le centrali termiche.