lunedì, febbraio 16, 2009

Que pasò hoy?


Picchiatori fascisti in azione a Roma. Per rappresaglia contro gli stupratori del parco della Caffarella, alcuni giovani squadristi – semplicemente una ronda, di quelle tanto in voga oggigiorno e legalizzate dal governo – hanno assaltato un kebab house e se la sono presa con un gruppo di romeni che con lo stupro ovviamente non c’entravano nulla. Bisogna dire che i fascisti hanno agito con senso di responsabilità e impegno. Come sempre, del resto. Al grido di A regà, famo ‘e cose serie, hanno prima chiesto la nazionalità ai picchiandi e poi, accertatisi che fossero romeni, li hanno legnati. Mi pare serietà, questa. Il governo può stare tranquillo perché ha messo la nostra difesa in mani sicure.
Per cui, pare si vada verso la calendarizzazione dei raid. E del resto una ronda mica può andare così a casaccio, no? Ad esempio, oggi cos’è, lunedì? Bene, oggi si picchiano tunisini, peruviani e senegalesi. Domani è martedì? Ecuadoriani, marocchini e polacchi. E così via. I romeni sempre. Così tu – fai conto, immigrato cingalese – sai che quel giorno non tocca a te e stai tranquillo. Metti che vai al kebab house o in pizzeria, arriva la squadraccia, sai che basta dire la nazionalità e nessuno ti fa niente. Magari ritorni il giorno dopo, che tocca a te. Questa è organizzazione.


Il Ministro delle Finanze del Giappone si è fatto vedere ubriaco al G7 e tutti sono scandalizzati. In Giappone, ovviamente. Il premier nipponico è furioso perché dice che il suo ministro ha fatto – lui, e fatto fare al paese – una bruttissima figura. Mentre l’opposizione – in Giappone esiste – dice che è imbarazzante il messaggio che il ministro ciucco ha inviato al mondo intero. Naturalmente si parla di dimissioni del buon Shoichi Nakagawa, il ministro dello scandalo. Il quale si difende dicendo che aveva preso dei farmaci e allora sembrava ubriaco ma in realtà era solo intontito. Ma quali farmaci, era brillo forte.
Però, amici dagli occhi a mandorla, orsù, si è solo fatto un bicchiere. Vabbe’, magari due, ma riprendetevi dallo shock e guardate cosa succede qui da noi. Aprite gli occhi, per l’amor del cielo, quelle graziose fessure che avete in viso, e osservate come ci si comporta da queste parti. Imparate cosa significa fare figure di merda internazionali. Ci vuol ben altro che due dita di Grignolino.
E che sarà stato? Saranno andati a cena, chessò, ai Castelli e una volta là, che fai? Col lardo di Colonnata o la porchetta di Ariccia che ci butti, l’acqua minerale? Il vino, ci vuole. E bevi il primo, bevi il secondo, poi fai conto che il nostro premier, si mette a cantare – e daje de tacco e daje de punta, e quant’è bbona la sora Assunta – quello è un simpatico che uguali non ce n’è, si sa. Insomma, ritorni alla convention che sei un po’ alticcio, no?
Su, amici dalle belle macchine fotografiche, che attraversate a frotte le nostre città d’arte, gli uomini coi calzoni color crema e le donne coi foulard verdi. Vi vediamo, sapete? E vi amiamo. La conosciamo la vostra purezza d’animo, però, su!, non potete pretendere che il povero Nakagawa non si faccia una boccia con gli amici. Su, perdonatelo. No, perché si comincia così, a essere troppo esigenti – coi piccoli scandaletti da tasso etilico – e si finisce col chiedere che il capo del governo sia una persona onesta. Ma andiamo! Sayonara, ragazzi!

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