martedì, gennaio 27, 2009

PER NON DIMENTICARE


L’UOMO DI MONACO - I Nomadi

E guardai, scrutai, quel vecchio a Monaco
quel sorriso, quella birra quante cose poi pensai,

la mia mente a una folla di sguardi fissati
dietro a quei fili spinati.

E lo spiai, scrutai, divise immaginai,
di uno che marciò, l'Europa calpestò,
la mia mente a una folla di sguardi spietati
fuori da quei fili spinati.

Lo guardai nel fondo dei suoi occhi
lo fissai insistendo sempre più
per vedere se c'era colpa o paura,
perché?, per quale ragione?

E guarda, scrutai, niente poi notai
solo rughe sul viso, dal tempo seminate,
non aveva artigli, tremavan le sue mani
come quelle di mio padre.

Lo guardai nel fondo dei suoi occhi
lo fissai insistendo sempre più
per vedere se c'era colpa o paura,
perché?, per quale ragione?

Ritornai poi, ancora a Monaco
lo cercai, ma ormai, lui non era più,
la mia mente, quella folla, quelle mani
tra un volo di gabbiani
la mia mente, quella folla, quelle mani
tra un volo di gabbiani.


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