mercoledì, dicembre 03, 2008

DUE NOTIZIUOLE


Ogni tanto una buona notizia. La Francia, nel suo semestre di presidenza dell’Unione Europea, ha presentato all’ONU un progetto per la depenalizzazione definitiva dell’omosessualità nel mondo. Già è grave il fatto che ci sia la penalizzazione dei gay. Comunque. Diciamo che il nostro paese non brilla certamente per apertura nei confronti delle istanze degli omosessuali ma almeno non li discrimina, non li imprigiona, non li tortura. Non li ammazza. In molti paesi del mondo, tanti purtroppo, invece, l’omosessualità è un reato ed è punita in vario modo, con multe, frustate, carcere, lavori forzati, fino ad arrivare tragicamente alla pena di morte. Essere gay costringe le persone alla clandestinità e al nascondimento. Ecco dove sta il senso della proposta della Francia, capofila di 27 paesi UE: far sì che anche per gli omosessuali di tutto il mondo ci siano il riconoscimento dei diritti civili e – la sparo! – pari opportunità. Primo diritto fra tutti, quello di poter vivere il proprio orientamento sessuale senza il timore di esser presi nottetempo da casa ed essere sbattuti in una prigione.
Bene, senti questa notizia e immagini che, tolti alcuni paesi, la proposta della Francia debba passare in carrozza. I paesi delle moderne democrazie occidentali non avranno difficoltà a ratificare, no? E infatti no. Da dove viene la negativa? Dal Vaticano. Mi voli nesciri ‘u sensu. In effetti ho dato un’occhiata al Vangelo e di omosessuali neanche l’ombra. Si parla di quelli che hanno fame e sete, di quelli che sono nudi o malati, forestieri o carcerati (Matteo 25, 31-45) ma di gay neppure l’ombra. Per cui forse forse monsignor Celestino Migliore (migliore?) ha detto giusto.
Dice anche, sempre il Migliore, che loro sono contrari alla pena di morte. Ho capito, ma di fatto, una volta che non approvano la proposta… Metti, per assurdo, che nessuno stato la approvasse, la pena di morte per i gay (la tortura, i maltrattamenti, la discriminazione, etc…) rimarrebbe o no?
Quindi il Vaticano – che peraltro non è membro dell’ONU ma ha solo un osservatore permanente (Migliore, appunto) – niente, non approva la proposta francese perché la considera discriminatoria. Non per i gay ma per quegli stati che eventualmente non la approvano e, una volta passata, li metterebbe “alla gogna”, rispetto, ad esempio, al riconoscimento delle unioni gay". Ammazza!, chiaro, no? E del resto: “Il vostro parlare sia sì, sì; no, no” (Matteo 5, 37).

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George W. Bush, uno dei più grandi criminali che la storia (purtroppo) ricorderà, ha fatto outing sull’Iraq. No, non sto dicendo che si è assunto la responsabilità di quello che è successo, ma almeno ha ammesso che è stato un errore. Ha buttato la croce addosso all’Intelligence, dicendo che ha sbagliato. Lui – dice – una guerra non se l’aspettava.
È davvero difficile fare ironia su una cosa del genere. C’è un milione di morti sotto terra a causa di un errore dell’Intelligence americana? E poi, poteva fidarsi di Blix ed El Baradei, coloro che hanno guidato gli ispettori dell’ONU alla ricerca delle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein. Loro l’avevano detto che non c’erano e che quindi la guerra era perfettamente inutile. Però la guerra c’è stata, molte persone sono morte e molte altre ci hanno fatto un sacco di soldini.
Ma la cosa più divertente, ammesso che ci sia, l’ha detta Dario Franceschini, l’harrypotteresco vicesegretario del Partito Democratico. “Ci aspettiamo ora da Berlusconi, che trascinò politicamente e militarmente il nostro Paese in quel conflitto, la stessa autocritica e la stessa ammissione di responsabilità nei confronti degli Italiani”.
Berlusconi che fa autocritica? Sì, forse quando all’inferno si venderanno ghiaccioli.

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