giovedì, settembre 11, 2008

Oltre Girgenti


Perché questo nome? Perché voglio parlare e scrivere di Girgenti, la mia città. È vero, lo ammetto, recentemente ha cambiato nome; adesso tutti la conoscono come Agrigento, la città dei Templi. La città dove sempre manca l’acqua, la città della frana. Alcuni – ma non tanti, anche tra i miei concittadini – la conoscono come la città di Pirandello; pochissimi come la città di Empedocle, il filosofo greco dei quattro elementi. Ma Agrigento in realtà si chiama Girgenti; è questo il suo nome, cristallizzato nei secoli. Il duce, durante il fascismo, volle ridarle il nome che ebbe sotto i Romani: Agrigentum – quindi Agrigento – per esaltare la gloria di Roma e dell’impero italico. Di Roma, appunto, non di Girgenti… E infatti a Girgenti di gloria se ne è sempre vista poca. Per questo mi piacerebbe che Agrigento riprendesse il suo vero nome e ritornasse ad essere Girgenti. Se potessi cancellare – talé – l’ultimo secolo di storia di questa città, lo farei con piacere, alla faccia di chi dice che non bisogna rinnegare nulla di quello che si è fatto e vissuto. Ok, ma Agrigento cosa ha fatto e come ha vissuto nell’ultimo secolo, fatte salve alcune sporadiche, episodiche eccezioni? Per questo bisognerebbe tornare a Girgenti, la nostra Girgenti.
Per cui, come tutti coloro che vivono in provincia, si ha – anch’io ho – la tendenza a considerare la nostra piccola città, il nostro quartiere, la nostra stradella – come Sciascia con la sua casetta di Contrada Noce, a Racalmuto – come l’osservatorio privilegiato dal quale scrutare il mondo. L’oltre. Infatti c’è anche un oltre, un al di là. Girgenti non è il centro del mondo – grazie a dio – e per questo mi piacerebbe anche vedere e osservare quel che succede fuori da Girgenti. Per parlarne, per capire, per riflettere (sembro Marzullo). O semplicemente così, per cazzeggio. Fuori da Girgenti. Oltre Girgenti.

Nessun commento: