sabato, novembre 15, 2008

G 20


È iniziato a Washington il G20, il vertice dei paesi più ricchi del mondo, riunitisi in un organismo che rappresenta l’umanità ma che nessuno ha mai eletto. L’idea – come per il G7, il G8, il Gchecazzonesò – è quella che i più ricchi si prendano cura dei più poveri. Bello se non fosse che la causa della povertà della maggior parte del mondo va ricercata proprio nella parte più ricca. Ovvero, per risolvere una situazione brutta si riuniscono proprio coloro che la situazione l’hanno creata. In questo vertice si dovrebbe affrontare, ma per benino, eh!, la gravissima situazione finanziaria che il mondo sta vivendo in questi giorni. La gente è allo stremo, falliscono banche e agenzie finanziarie, la recessione è alle porte. Nel mondo cosiddetto terzo vi sono catastrofi umanitarie incontrollabili, guerre a carestie e per di più il prezzo dei cereali cresce mettendo in seria difficoltà quei paesi la cui alimentazione si basa a quasi per intero sui cereali.
La situazione è gravissima, perciò, non c’è affatto da stare allegri. Ed è per questo che per iniziare il G20 sotto i migliori auspici, perché da esso provengano buone notizie per coloro che si preparano ad affrontare la povertà e per coloro che affrontano la fame quotidianamente, spesso essendone sopraffatti, che George W. Bush, padrone di casa, ha iniziato il vertice con una… cena di gala.

Nessun commento: